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La casa in condivisione

di Gianluigi Rago

Trovare un lavoro ad Amburgo? Andare ad iscriversi all’università a Treviri? Passare un periodo a Francoforte?

In tutti i casi c’è sempre lo stesso problema iniziale: dove dormire? Il datore di lavoro di solito non fornisce l’alloggio e le case dello studente sono spesso già piene. Rimane solo la ricerca di un alloggio direttamente in loco perchè dall’Italia non ha senso di contattare agenzie immobiliari o privati per stipulare un contratto d’affitto. Loro non affittano “oltre i confini”. Vogliono vedere le persone e le garanzie.

Una strada fattibile dall’Italia però esiste e si chiama appartamenti in condivisione (Wohngemeinschaft). Ci sono molte opportunità presso privati che dispongono di una stanza libera e l’affittano: per due settimane, un mese o anche 12. Con l’uso di cucina, importantissimo perché è bello mangiare fuori ma costa parecchio. Si può anche affittare un appartamento. Si può organizzarsi tutto dall’Italia. Basta la carta di credito.

Come funziona tutto ciò?
I proprietari, o locatari, informano l’agenzia sul posto che la loro casa, o stanza, è libera per un certo periodo e che desiderano concederne l’uso per recuperare il costo dell’affitto. Oltre al risparmio, il proprietario gode del fatto che il suo appartamento rimane sempre abitato e quindi meno soggetto alle sgradevoli visite dei “topi d’appartamento”. Il proprietario potrebbe inoltre chiedervi di svuotare la cassetta postale, annaffiare le piante del giardino e magari dar da mangiare al gatto o altro.

L’agenzia adesso offre gli appartamenti o le stanze a coloro che per i più svariati motivi hanno bisogno di una sistemazione temporanea.
Una volta individuato l’alloggio che più aggrada, la persona interessata paga l’affitto direttamente al proprietario e una tassa di mediazione all’agenzia. L’ammontare di quest’ultima dipende dal costo dell’affitto e dalla durata del soggiorno. Si parte, per i periodi brevi, del 20-50% di una mensilità, per i periodi lunghi invece una mensilità intera o qualcosa in più. Sempre poco se si pensa che il posto letto è pronto prima ancora di arrivare. Si deve depositare anche una cauzione per eventuali danni causati nell’appartamento (vaso rotto, macchia sul tappeto, ecc.).

Con questo sistema si può reperire stanze e appartamenti che sono adeguati al proprio portafoglio. Nelle grandi città come Berlino, Monaco e Francoforte la ricerca però sta diventando sempre più difficile a causa dei tanti arrivi dall’estero e dello spostamento di molti tedeschi dai piccoli ai grandi centri urbani.