Home / Candidarsi in Germania / Riuscire alla fiera del lavoro

Riuscire alla fiera del lavoro

di Bernd Faas

Centinaia di fiere del lavoro in giro per il mondo: per diplomati, studenti, neolaureati, per donne e per personale con esperienza. Tra Flensburg e Rosenheim non mancano le opportunità per incontrare le aziende fuori dalla loro sede.
Oggi in Germania la ricerca del lavoro non passa solo tramite gli annunci. Sempre più persone cercano il primo contatto con l’azienda durante una fiera vicina a casa oppure a livello nazionale se sono disposte a spostarsi lontano.

Con una buona preparazione il primo contatto allo stand non crea né timori né mal di testa. Si è in grado di indicare gli obiettivi professionali per il lavoro qualificato oppure, nel caso della richiesta di tirocinio, si sa esattamente in che ambito e quando si dovrebbe svolgere.

Lo studente dell’ultimo anno o il neolaureato hanno le risposte pronte, per esempio alle domande seguenti:

a) Perché ho scelto questo indirizzo di studio? Quali furono i motivi?
b) In che modo i miei tirocini e le altre attività mi hanno preparato al futuro lavoro?
c) Quali competenze concrete ho acquisito? Come le posso utilizzare presso altri datori di lavoro?
d) Perché durante lo studio mi sono occupato di determinati contenuti, per esempio nella tesi? Quali conoscenze ho appreso mediante l’elaborazione della tesi?

Come candidato in fase di stesura della tesi si può parlare di:

e) Qual è l’argomento della tesi e perché l’ho scelto?
f) Con quali partner o organizzazioni esterne sto collaborando? Mi permettono di acquisire competenze organizzative?
g) Nella tesi ci sono delle conoscenze professionali utili in ottica aziendale? Queste conoscenze portano ad una competenza pratica concreta?
h) Quali sono i miei lati forti? E quali quelli deboli?
i) Ci sono date certe per l’assunzione da parte dell’azienda?

Le risposte a queste e ad altre domande dovrebbero essere già elaborate per reagire in modo sicuro durante il primo contatto in fiera.
Naturalmente è poco probabile che tutte queste domande vengono poste durante un primo colloquio di conoscenza in fiera. Ma quando la preparazione è stata eseguita secondo le regole, il candidato si sente sicuro di sé e dà l’impressione di una persona autorevole e simpatica, fondamentale per l’invito al colloquio vero e proprio.

Affrontare il colloquio in fiera

Affrontare il colloquio in fiera

Come in tutta la vita, anche in fiera la prima impressione è decisiva in molti casi. Ecco alcune regole di base per affrontare l’incontro con gli addetti al le risorse umane in fiera:

  • avere uno stato d’animo rilassato,
  • aver pronta la frase introduttiva giusta,
  • presentarsi con nome e cognome,
  • essere in grado di riassumere in poche ma chiare parole la formazione e l’esperienza finora raggiunte e lo stato attuale,
  • disporre di argomenti convincenti per spiegare il motivo del contatto con una specifica azienda e perché l’azienda interessa come futuro datore di lavoratore,
  • essere attivo e porre domande – meglio se strutturate e cortesi piuttosto che disordinate e veloci,
  • dopo un colloquio interessante offrire il CV e chiedere il biglietto da visita dall’interlocutore,
  • ringraziare l’interlocutore per il colloquio e salutare con una stretta di mano e guardando l’interlocutore negli occhi.

Momenti importanti

quando ci si avvicina allo stand, si deve cercare il contatto visivo,
leggere in modo discreto il badge con il cognome dell’interlocutore e ricordarselo.

Esempi per frasi introduttive di saluto

  • Buon giorno, mi chiamo Giuseppe Rossi e sono al 6° semestre di Economia e Commercio in Italia. Sfogliando la guida degli espositori ho notato in modo particolare la vostra azienda. Sul vostro sito, poi, ho visto che offrite dei tirocini nell’ambito controlling. Mi potrebbe spiegare quali requisiti chiedete al candidato?
  • Buon giorno, mi chiamo Giuseppe Rossi. Avrei una domanda da porre circa l’assunzione di un neolaureato.
  • Buon giorno, mi chiamo Giuseppe Rossi e studio Economia e Commercio in Italia.
  • Buon giorno, mi chiamo Giuseppe Rossi. Sono un neolaureato in Economia e Commercio. Ho visto sulla vostra pagina web che cercate dei Trainee. Posso chiederle come è strutturato il programma? Con quali ambiti il Trainee fa conoscenza durante il programma?

Esempi per la presentazione breve

  • Sono attualmente nel 6° semestre e concluderò il mio corso di studi in Itala con il bachelor in Economia e Commercio. Da gennaio a marzo sono stato nel Regno Unito e ho svolto un tirocinio nell’azienda Overdust nell’ambito controlling.
  • Studio Economia e Commercio in Italia (6° semestre) e mi concentro sulle questioni del controlling.
  • Ho 23 anni e concluderò fra poco il mio corso di studi universitari in Economia e Commercio con il bachelor. Sto cercando un tema con rilevanza pratica per la mia tesi.
  • Ho già svolto un tirocinio presso l’azienda inglese Overdust nell’ambito controlling e attualmente sono nel 4° semestre di Economia e Commercio nel. Fra un anno circa concluderò.

Concretezza è la parola chiave quando si fanno domande. Una domanda del tipo “Che opportunità ho con la mia laurea in Economia e Commercio nella vostra azienda?” dimostra soltanto che la persona non si è informata bene sull’azienda. Di conseguenza gli addetti alle risorse umane potrebbero dare una risposta altrettanto vaga.

Svolgere il colloquio

Svolgere il colloquio

Il candidato deve dare l’impressione di una persona sciolta e sicura. Le sue domande devono far capire che ha le idee chiare e che sa reagire in modo flessibile su vari argomenti. Le domande seguenti servono come promemoria per il colloquio presso lo stand.

Domande sul tirocinio

  • In quali uffici e in quali ambiti è previsto l’impiego di tirocinanti?
  • Quali mansioni deve svolgere un tirocinante in un determinato ambito? Cosa l’azienda si aspetta da lui?
  • Con quali ambiti i tirocinanti fanno conoscenza? Cosa imparano?
  • Esiste un tutor responsabile per il tirocinante?
  • Quanto dura il tirocinio?
  • Quale retribuzione è prevista?

Domande su una collaborazione retribuita durante gli studi

  • In quali reparti servono collaboratori studenti?
  • Quali compiti hanno i collaboratori studenti?
  • Come sono inseriti i collaboratori studenti nell’organizzazione aziendale?
  • Chi è il capo? Di quante persone è composto il team? Ci sono altri studenti che hanno gli stesso compiti, oppure i compiti sono suddivisi e devono essere concordati nel team?
  • Esiste un periodo in training? Come è organizzato?
  • Il posto è a tempo determinato?
  • Esiste la possibilità di analizzare scientificamente una questione del lavoro quotidiano?
  • La tesi può essere scritta in collaborazione con l’azienda?
  • Esiste la possibilità di proseguire nell’azienda anche dopo gli studi?

Domande su una collaborazione per la tesi

  • L’azienda ha delle questioni che devono essere ancora analizzate?
  • L’azienda offre concretamente tesi di laurea?
  • Si può sviluppare una questione rilevante per l’azienda in modo autonomo?
  • Esiste in azienda un esperto come persona di riferimento?
  • L’argomento è adatto per una tesi di laurea?
  • Quali metodi scientifici posso o devo utilizzare?
  • La questione rientra tra gli obiettivi previsti dal corso di laurea?
  • Quale professore potrebbe seguirmi?

Domande su programmi Trainee e assunzione diretta

  • Esiste un programma Trainee standardizzato che si divide in varie fasi e ambiti?
  • Esistono posizioni per l’assunzione diretta negli ambiti o reparti che mi interessano?
  • Esistono delle scadenze fisse per la candidatura?
  • Come si svolge la procedura di selezione?
  • Sono previsti vari colloqui durante la selezione?
  • La selezione avviene anche tramite un Assessment Center?
  • Ci sono delle particolarità da considerare nella candidatura?
  • Sono previste delle fasi all’estero?
  • Quali sono i requisiti professionali e personali?
  • I miei tirocinio mi qualificano per il lavoro?
  • Esiste un periodo di training all’inizio del lavoro?
  • Esistono dei referenti regolari nel proprio reparto o nelle risorse umane?
  • Quali possibilità di aggiornamento professionale offre l’azienda?
  • Nella mia posizione sono previsti determinati percorsi di carriera?

Dopo la fiera

Dopo la fiera

Nel caso più fortunato, si rimane d’accordo che l’interlocutore verificherà la domanda una volta tornato in ufficio e poi proporrà eventualmente una data ravvicinata per un colloquio vero e proprio.

Il desiderio dell’interlocutore per la domanda completa si esaurisce presto: perciò entro due giorni occorre spedirla via mail o per posta. Nella breve lettera di accompagnamento si deve fare riferimento all’incontro durante la fiera.

Una verifica approfondita della candidatura richiede circa due settimane. Se entro questo periodo l’azienda non si fa sentire, si prende l’iniziativa e, tramite mail oppure – meglio – via telefono, si chiede di conoscere lo stato della candidatura.

La richiesta viene posta in modo cortese e positivo, cioè si chiede quando ci si può aspettare una risposta. Nuoce l’eccessiva convinzione di sé stessi, ma non si deve neanche essere intimoriti. Tutto è ancora è possibile! Non tentate di chiedere impressioni sulla candidatura oppure le probabilità di essere invitati. Si rischia di mettere in imbarazzo l’interlocutore.

Viel Glück!

Il “bagaglio” da fiera

Il “bagaglio” da fiera

  • catalogo degli espositori
  • elenco di domande per le aziende scelte
  • le informazioni trovate durante la fase di ricerca sugli espositori
  • cartella di candidatura completa
  • lettera di  accompagnamento e / di motivazione
  • curriculum vitae incluso foto
  • biglietti da visita
  • block notes
  • penna
  • caramelle rinfrescanti
  • valigetta “24 ore” oppure cartella professionale; mai uno zaino!